Luigi Jannone

Belgio, 1948
 
Come tanti Napoletani, mio padre perse tutto durante la guerra, situazione, case ecc..., persino il contenuto della casa dove eravamo sfollati a Sant'Anastasia. Lasciammo la casa durante l'eruzione del Vesuvio ed al ritorno, la ritrovammo vuota: 'O cane mozzeca ê stracciati! Per fortuna, mio padre avendo una solida istruzione, non finimmo tra i tanti minatori che invasero il Belgio. Dopo qualche anno, mio padre assunse la funzione di Direttore dell' ENIT (Ente Nazionale Italiano del Turismo) e quindi dipendente del Ministrero del Turismo Italiano. La prima foto, molto triste, la facemmo per il passaporto quando partimmo per Belgio, nel settembre del 1948. Da sinistra verso la destra: io, Mamma, l'ultimo fratellino Luciano e mio fratello Gaetano.
In quest'altra foto siamo a Pasqua del 1949, a Bruxelles in Belgio, che giochiamo con il nostro cane. Da sinistra verso destra: Gaetano, Nero (il cane), Luciano ed io. Nel 1948 avevo 12 anni ebbi la sensazione di capire il significato di "espatrio", peṛ non mi aspettavo tanta tristezza, quando capii che era definitivo.
Luigi Jannone

E' vietato l'uso delle foto senza il consenso dei proprietari.

......Napoletanità


Umberto de Fabio
udf@mclink.it